sabato 30 gennaio 2016

Ermes

Una band, un incontro, uno scontro, un fuoco che si accende ad un crocevia dell'underground italiano.
Dai Topsy the Great arriva la chitarra di Emanuele, dagli Architecture of The Universe, (dove suona la chitarra) il basso di Andrea.
Dagli Stake Of The Witch la batteria di Fabio.
Poi, alla voce, c'è Robert, ex Quiet Pig.

Hard rockers e abili creatori di riffs nelle rispettive band che spesso propongono brani strumentali e quindi necessitano di grande inventiva, musicalità e prontezza di riflessi, gli Ermes lanciano la loro prima molotov post-harcore sul panorama underground.

Non sembrano temere alcuna controffensiva. Nessuna intro lunga ai pezzi di questo EP, niente di preparatorio.
Se ci dev'essere pogo al concerto, se si deve incominciare subito a fare sul serio, non si deve esitare, non un secondo di più.
E allora pezzi come "Stevie Ray"," Nascar de la Croix" e "Everything is dead" impattano sull'asfalto e deflagrano e infiammano tutto.

Dovremo fare i conti con l'impeto gli Ermes quando ci troveremo sotto il palco al loro concerto.
Per arrivare in fondo allo show dovremo sudare e lottare come wrestlers esperti in mezzo alla massa scalciante.

Luz

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