Molti, non a caso, non hanno esitato a definirlo come "la giusta colonna sonora per un rito voodoo"!
Ma veniamo ai fatti.
Questi nostri musicisti romani - Luca, degli Zu, al sax e Alberto, batterista dei Neo - sono in realtà due vecchie conoscenze del panorama musicale internazionale.
Prendono elementi di modern jazz à la John Zorn, aggiungono ritmi tribali e brutalizzano il tutto con una massiccia dose di tecnica e fisicità metal, sbattendo il loro furioso assalto afro-grind in faccia agli increduli e impotenti presenti.
Gli strumenti dialogano, si inseguono, si sfidano, s'impennano rapiti da un mantra ritmico ed ossessivo fino ad acquistare velocità e a dilatarsi, volteggiando sulle teste del numerosissimo pubblico, sbalordito, che nonostante i litri di sudore versati in platea dopo un'ora abbondante di live, non ne vuol proprio sapere di congedarsi dai due sciamani.
Gianpanico