mercoledì 24 maggio 2017

Cruel Experience - Lives Of Ugly Demons






Recensire l’album d’esordio dei Cruel Experience, dopo averlo ascoltato, è stato per me tanto piacevole quanto intrigante.


Sette tracce dalle quali emergono influenze e sfaccettature delle più varie, un sound composito dal quale traspaiono i gusti “variegati” di un gruppo che riesce a tirar fuori un risultato piacevolissimo all’ascolto.

Una evidente “passione” per il lo-fi che emerge ovunque, soprattutto nel cantato.
Nel disco si alternano pezzi dalla durata variabile da un minimo di due minuti a un massimo di 07:36 (“Bit the light”) anche con strutture particolarmente complesse e curate.
Probabilmente è il sound di Sonic Youth e dell’ampio panorama di bands post-rock, alternative e noise statunitensi di anni ’90 e ’80 a fare da “background” all’intero lavoro, proprio la già citata “Bit the light” ne può essere buon esempio.

Chiunque in "Lives Of Ugly Demons"  può trovare quel che gli piace: alle sonorità sopra citate si unisce un’evidente impronta Stoner ‘70s con richiami ovviamente ai Black Sabbath (“Help me Wizard” è una vera bomba!!) ma anche ciò che è “venuto dopo” come Fu Manchu, Shrine e chi più ne ha più ne metta.
Stacchi e rallentamenti strumentali psichedelici quasi "desert rock" caratterizzano pezzi come l’opener “Highway of lies”, e “Bad Moon” ti accompagna per cinque minuti in un’atmosfera cupa quanto quella dei pezzi precedenti ma con un suono semi-country che rapisce.

Insomma, gli ingredienti ci sono tutti e sono decisamente ben combinati, a parer mio è un ottimo debutto e spero che il gruppo lucchese ci riservi in futuro altre belle sorprese come questa.
Ascoltare per credere.

Il Romola