sabato 28 novembre 2015

Ottone Pesante



Incudine, lumini da chiesa, testa di caprone, grembiuli di cuoio, tromba, trombone e batteria: "Siamo gli Ottone Pesante, e anche se qui siete abituati al Siena Jazz non fatevi idee strane. Noi con gli ottoni suoniamo il death metal!".

E giù una colata di metallo fuso, con i tre ragazzi romagnoli che saltano e pestano, travolgendo l'allibito pubblico della Corte dei Miracoli con la loro miscela di jazz-core Vs balcanic folk Vs metal.

La gente è spiazzata, applaude, accenna un pogo e al termine di più di un'ora di sessione non ne vuol proprio sapere di far andare via i tre barbudos, e alla fine riesce a strappare ancora una manciata di bis.

Jhon Zorn meets Napalm Death meets Kusturica, il tutto benedetto da quel buontempone di Jello
Biafra!

Giampaniko



domenica 22 novembre 2015

Blondi's Salvation



 "Wisdom whisper" è il nuovo album dei Blondi's Salvation, band francese di Nantes.
Psichedelia e danze tribali, Africa e Asia infuse attraverso chitarre medievali e violini e tastiere che sembrano possedute dallo spirito di Ray Manzarek.
Un suono che sa di carovana errante.
Una voce che ricorda Anton Newcombe.
Undici pezzi che trasmettono emozioni e relax.



L'album è stato prodotto dalla Howlin Banana Records di Parigi, un bel giro artistico.


Go Blondi's Salvation!

Steff

giovedì 19 novembre 2015

Dagger Moth



Potrei incominciare a raccontare il live di Sara Ardizzoni e del suo nuovo progetto Dagger Moth dilungandomi sulle sue numerose collaborazioni ( Joe Lalli, ODM, Giorgio Canali, Marc Ribot..) che, pur trattandosi di un pedigree di tutto rispetto, parlare solo di quello significherebbe fare un torto alla bravissima e talentuosissima Sara.

Si presenta sul palco della Corte dei Miracoli armata di chitarra, campionatori e del suo fedele amplificatore VOX detto "la bestia", e non appena partono i primi accordi la sala si riempie, ammaliata dal richiamo melodico della falena (moth), che sapientemente, con il suo rock-blues melodico, stempera l'atmosfera allucinata del post-attentato di Parigi, squarciando come un pugnale (dagger) il tessuto sonoro, con incursioni elettroniche e noise, dando vita ad un suono tormentato, ma senza mai sacrificare gli intrecci armonici, producendo un suono disturbato, ma allo stesso tempo misurato.

Il live corre veloce.
La gente, per circa un'ora è ipnotizzata.
La falena ha assestato la sua stilettata finale.

Increduli e storditi aspettiamo impazienti l'imminente nuovo disco e il prossimo live.
Sentiremo parlare per molto tempo di questa one-woman-band.



Gianpanico Lieve