mercoledì 11 settembre 2019

Sloks



Sloks








Il video di "Dad can Dance" ha appena smesso di girare, ora sono qui che rifletto sulle centomila immagini che mi hanno perforato la mente. Mi lascia questo sapore, un' idea sfasciata d' America, del tipo: l'auto di James Dean ridotta in rottami fumanti mentre l' ultima delle pin-up già ci danza sopra seminuda.
Polvere e desiderio, offuscamento dei sensi e violenza, lo schiaffo di un rullante che gocciola incessante dal soffitto, il fuzz che romba come un motore sul circuito di Daytona, una voce suadente che si stacca dai solchi di un vecchio trentatrè giri per raggiungerti nel sogno, fino all'alba.















Nelle orecchie ho questo album che pezzo dopo pezzo mi trascina dentro uno scantinato popolato di spiriti perduti in un saturday night infinito, dove suona un blues incandescente e dannato.
La chitarra di Buddy Fuzz è un tuono che squarcia il fumo denso di questo immaginario marcio bar al confine del deserto. Il sapiente lavoro di produzione fatto a Tolosa agli Swampland Studios ha dato alla batteria di Peter Chopsticks (ora sostituito da Tony Machete) il suono perduto dei nastri magnetici, affiora prorompente e distorto, cupo, rimbomba sui mattoni rossi del garage punk.
Il grido narrante, disperato e ammiccante di Ivy Claudy riverbera tutt'intorno, strattonandomi come in una litigata furiosa con Tura Satana in "Faster Pussicat Kill! Kill! Kill!"

Ivy Claudy
Gli SLOKS vengono da Torino, sono attivi dal 2015.
Dopo un primo 7" uscito per Double Face records, SOB records e Resurection Records (USA), dal 2017 hanno lavorato al loro primo album, uscito a fine settembre del 2018: "Holy Motor", per l'etichetta dell' one-man-band più illustre del garage europeo, il Reverendo Beat Man.
Nel disco dieci tracce lo-fi noise con personalità alterata. Le ascolto tutte fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo feedback strappato al fade-out, come se si spegnessero nel sonno dopo una sbronza colossale dimenticando tutto il frastuono della notte appena passata.

Adesso non resta che vederli dal vivo in uno dei prossimi tour.
Dopo aver aperto concerti a band del calibro di Oblivians, Power Solo e John Spencer & The Hitmakers, voleranno in Giappone, per partecipare ad un festival assieme a Mummies, Phantom Surfers e Guitar Wolf!

Buon delirio, a noi ed a voi, Sloks!


Luz