lunedì 2 marzo 2015

Plutonium Baby

 



Al suono del primo pezzo sciolgo i pensieri e li impasto con il loro suono.

La Gibson “diavoletto” nera che scintilla tra le mani di Black Guitarra in realtà è una Cadillac lanciata a tutta velocità nella notte, sul bagnasciuga di Venice Beach, guida lei, una ragazza mora con la frangia che le copre gli occhi.
Dalle tastiere di Fil, scale cromatiche evocano ultracorpi alieni ancora fra noi dagli anni ’60.
Un temporale lisergico, una pioggia acida di quelle che stordiscono, i tuoni li suona Feith sui tamburi.

Nessun meteo ne ha parlato.
Eppure accade.

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